Eusebio Oehl

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Eusebio Oehl

Eusebio Oehl (Lodi, 5 dicembre 1827Pavia, 10 aprile 1903) è stato un medico e patriota italiano, riconosciuto come uno dei più autorevoli studiosi di fisiologia dell'Ottocento[1].

Oehl nacque e crebbe a Lodi, dove il padre – la cui famiglia era di origini ungheresi – insegnava nel locale liceo comunale[1]. Nel marzo del 1848, allo scoppio della prima guerra d'indipendenza italiana, si arruolò come volontario nel «battaglione studenti» insieme ad alcune decine di giovani concittadini, tra cui Tiziano Zalli[1][2].

Dopo essersi laureato in medicina e chirurgia presso l'Università degli Studi di Pavia sotto la guida di Bartolomeo Panizza, si trasferì dapprima a Vienna – dove collaborò con Ernst Wilhelm von Brücke e Joseph Hyrtl – e poi in Francia, Germania e Inghilterra, per fare infine ritorno a Pavia[1][3]. Considerato un precursore di Ivan Pavlov, fu autore di importanti pubblicazioni nei campi della fisiologia, dell'istologia e dell'anatomia microscopica[1][3]. Fra i suoi allievi si annoverano Giulio Bizzozero, Camillo Bozzolo, Enrico Sertoli e Camillo Golgi, premio Nobel per la medicina nel 1906[1][3].

La città di Lodi gli ha intitolato una via.

  • Teoria ed uso del microscopio, 1855.
  • L'Istituto e l'insegnamento straordinario di fisiologia sperimentale in Pavia, 1862.
  • Memoria sulla saliva umana estratta con la siringazione dei condotti salivari, 1864.
  • Fisiologia del pneumogastrico, 1867.
  • Manuale di fisiologia, in tre volumi, 1868-1876.
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
  1. ^ a b c d e f Maria Carla Garbarino, Eusebio Oehl, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 16 dicembre 2019.
  2. ^ Bassi, p. 90.
  3. ^ a b c Eusebio Oehl, su scienzainrete.it. URL consultato il 16 dicembre 2019 (archiviato il 6 maggio 2016).

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Controllo di autoritàVIAF (EN89236472 · ISNI (EN0000 0000 6173 2687 · SBN MILV155815 · BAV 495/221840 · CERL cnp01987872 · LCCN (ENn2016190639 · GND (DE1055363416